Fa tappa questa sera a Socchieve Vicino/lontano mont, rassegna itinerante, curata da Claudio Pellizzari, che Vicino/lontano ha voluto dedicare ai temi della montagna e del mondo, come suggerisce il doppio significato, in friulano, della parola “mont”. Alle 20.30, nel Centro culturale di una delle più antiche borgate della Carnia, verrà presentato il volume, edito da Forum, “Memorie di racconti che oggidì si chiamano legende e superstizioni”, prima pubblicazione del manoscritto di Fulgenzio Schneider (1864-1941), contadino e falegname di Sauris. Ottavo di 14 figli, non ebbe vita facile. Andò a scuola fino alla terza elementare, ma continuò a studiare da autodidatta sui libri che trovava a disposizione. Fu – così è stato definito – un “intellettuale popolare”, animato dalla sola passione: cronista, storico e custode della tradizione. A partire dal 1911 trascrisse racconti, memorie e vicende del paese in diversi manoscritti. Il volume che viene presentato, edito nel 2020, raccoglie le storie del patrimonio orale saurano: storie di orchi, streghe, dannati, anime del purgatorio, tregende, incubi. Ma anche il resoconto di “fatti degni di memoria” che Schneider riporta con precisi riferimenti a persone, luoghi, situazioni.
Della sua opera parleranno i curatori del volume, l’antropologo Domenico Isabella e la curatrice del Centro Etnografico ‘S Haus von del Zahre Lucia Protto, in dialogo con Donatella Cozzi, docente di Antropologia culturale all’Univesità di Udine. Isabella si è a lungo occupato della figura di Fulgenzio Schneider, del quale ha curato l’edizione di quattro manoscritti. Ha inoltre al suo attivo ricerche sui marchi d’identità dei “cramârs” friulani, sull’alimentazione popolare, sulle credenze, sulla religiosità e sull’antropologia alpina. Lucia Protto, laureata in Lettere moderne e studiosa della storia e della lingua della sua comunità, in qualità di curatrice del Centro etnografico di Sauris ha condotto numerose ricerche ed è autrice di diverse pubblicazioni, tra cui alcuni Quaderni del Centro.
L’incontro si realizza in collaborazione con Forum, con il Comitato Gianfranco da Tolmezzo Odv e con il Comune di Socchieve. Prenotazioni via mail, scrivendo a comitato.gf@libero.it; sarà possibile, in caso di posti ancora disponibili, registrarsi anche in loco, arrivando con debito anticipo. Obbligatorio il green pass.
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E nell’ambito della prima edizione Vicino/lontano mont, l’Atelier Mobile di Torino e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Udine – in collaborazione con i Comuni di Sappada e Prato Carnico, Asca, Sezioni Cai di Tolmezzo e Sappada, Rifugio De Gasperi, Officina Montagna-Cantiere Friuli dell’Università di Udine e Cadore Scs -, propongono, da domani a sabato, il workshop di architettura “Condividere Sentieri”, dedicato allo studio e alla realizzazione di interventi lungo i sentieri che uniscono l’Alta Valle del Piave alla Val Pesarina e che sono sempre stati vie di comunicazione, incontro, scambio, pellegrinaggio. Una prima apertura simbolica di cantiere avrà luogo durante la giornata finale del workshop, con l’avvio, sabato mattina, dalle 9 alle 13, degli interventi manutentivi sul sentiero Cai 316 “Corbellini” nei versanti di Prato Carnico e Sappada.
Realizzato negli anni Trenta, in tempo di pace, per iniziativa del medico e alpinista Regolo Corbellini, con uno sviluppo di 4mila metri, di cui 1.200 scavati con le mine nella roccia, questo sentiero attrezzato è unico nel suo genere nelle Alpi. La sua storia verrà raccontata – domanì 25 agosto alle 20.30 – in diretta facebook dal Rifugio De Gasperi, da Simone Gonano, gestore del rifugio.
Il workshop è riservato ad architetti e studenti di architettura o paesaggio, che avranno come tutor gli architetti Luca Barello, Niccolò Suraci e Cristiano Tosco di Atelier Mobile (programma dettagliato sul sito ateliermobile.org), ma prevede molti momenti di condivisione. Saranno aperte anche al pubblico le visite guidate di domani nei luoghi di interesse architettonico delle due valli: in Cjanal, con la guida di Andrea Puschiasis (partenza alle 9 dalla Palestra Fuina del borgo di Prato Carnico), e a Plodn, con la guida di Andrea Polencic (partenza alle 17 dal Santuario Regina Pacis del borgo Soravia di Sappada). Al termine delle giornate di giovedì e venerdì, all’auditorium del Museo di Cima Sappada (alle 18), sono previsti incontri di presentazione e discussione dei lavori con le comunità locali. Il workshop si chiuderà, sabato 28 agosto, con una doppia presentazione pubblica degli esiti: a Prato Carnico (Casa del Popolo di Prieria, alle 15) e a Sappada (Auditorium del Museo di Cima Sappada, alle 20). Prenotazioni per gli appuntamenti aperti al pubblico sul sito vicinolontano.it
Atelier mobile è un’associazione culturale no profit, fondata a Torino nel 2011 da architetti e designer. Si occupa di progetti educativi sperimentali e attività multidisciplinari che coinvolgono comunità e associazioni locali, artigiani, artisti, studenti e cittadini interessati allo sviluppo di un atteggiamento consapevole, responsabile e creativo verso lo spazio in cui si vive. L’associazione organizza con le comunità workshop di progetto e autocostruzione per migliorare lo spazio pubblico con arredi, installazioni e piccole architetture, allestisce spazi e mostre con il coinvolgimento dei visitatori, organizza concorsi e progetti collettivi. Le sue attività hanno l’intento di stimolare esperienze, collaborazione e scambi di conoscenze tra soggetti con culture e competenze differenti, sperimentazione e trasmissione di tecniche costruttive tradizionali e innovative.
Luca Barello, Niccolò Suraci e Cristiano Tosco sono architetti con esperienze professionali nelle Alpi Occidentali, e di insegnamento e ricerca in Università italiane e straniere.
In copertina, una rara immagine di Fulgenzio Schneider (1864-1941), “intellettuale popolare” di Sauris.